Gli alberi di Giuda
Voi siete l’alba
e deflagrate improvvisi dalle notti invernali
laggiù, lontano, dove dorme la notte
avete bevuto goccia a goccia la clessidra del tempo
nutrendovi del succo di terra che ha soffiato cheta sangue purpureo
qui, ora, mi aggredite così, spade rosse negli occhi
Oggi
quando la terra si sveglia
orgogliose di voluttuosi strascichi
alzate i vostri bracci carichi, accolti dal cielo squarciato
da petali intrisi di vino orgoglioso
canto potenti di indomita vita
Rosa e Rosso
purpureo e scarlatto, granata e vermiglio schizzano i fiori
colmano l’aria di fili di bracci
carmini e screziati
di righe di sangue
tutto intorno svilisce , contro estrema bellezza
Muta la voce
atterriti son gli occhi
stritolata da impossibile palpito la mente
ché troppo è il mistero di antico fulgore e solo
rispettoso silenzio salva dall’urlo
Antonella Catini