Project Description
Rossella Pavan nasce a Vicenza nel 1963, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la guida di Carmelo Zotti e di Ennio Finzi. Frequenta da qualche anno i laboratori di Danza Contemporanea e Arti Performative presso Lo Spazio Voll di Vicenza.
Artista concettuale, da quando ha compiuto 50 anni il suo lavoro si è concentrato prevalentemente sulla sua vita, divenendo ancora più personale. Strettamente connesso alle sue esperienze, la sua arte rappresenta il quotidiano; sulla scia di grandi artisti “misuratori di un tempo personale”, citiamo Roman Opalka che la stessa artista considera una fonte di ispirazione, Rossella crea opere che rappresentino il proprio passare del tempo. Un tempo intimo fatto di piccole cose.
Da qui nascono i progetti che riprendono e catalogano le azioni del suo vivere quotidiano. Come spiega l’artista: “Mi sono chiesta un giorno che cos’è che io faccio quotidianamente: bevo il caffè e mi peso. Da questa presa di coscienza è nato il progetto di fotografare per un lungo periodo di tempo la tazzina di caffè bevuta, connessa in qualche modo alla lettura del futuro sul fondo della tazzina, ed il mio peso”.
Così come il periodo in cui ha utilizzato la rete postale per informare il collezionista vicentino Giobatta Meneguzzo, direttore del Museo Casabianca di Malo, del luogo in cui era in quel preciso momento.
Le tecniche utilizzate non assumono grande importanza, il suo interesse non è piacere e far cose esteticamente belle, ma l’elaborazione e catalogazione di piccole azioni abitudinarie che testimoniano il passare del tempo della sua esistenza.
L’opera La terza luna, ne è un meraviglioso esempio. Il risultato del progetto è un espositore in plastica contenente una serie di cartoline rappresentanti il punto di arrivo del suo lento e meticoloso lavoro. Le cartoline sono fotografie di dipinti su plexiglass eseguiti tra il 9 marzo e il 5 aprile 2016. Esse seguono precisamente i giorni delle fasi lunari partendo dalla luna crescente a quella calante. Connessa al ciclo lunare è la realizzazione di volti che, come la luna, lievemente affiorano, appaiono, si concretizzano per poi svanire nuovamente. La luna crescente mostra pian piano la sua presenza, il viso crescente mostra pian piano la sua esistenza. L’opera consiste quindi in una elaborazione ciclica fatta per ogni persona che ha maggiormente lasciato una traccia nella sua vita.
Le azioni di Pavan sono tese a lasciare un segno, che identifichi il suo passaggio, la sua vita attraverso i piccoli e abitudinari gesti.
Espone regolarmente al Françoise Calcagno Art Studio, Venezia, con l’Associazione di artisti Gruppo Boiler. Ha di recente esposto ad una personale con l’evento “Tre giorni in divenire” alla Caos Art Gallery, Venezia, a cura di Martina Campese.