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DSC00059La mostra collettiva  presentata presso il complesso dell’Ex Cartiera Latina di via Appia Antica,  debutterà con un nuovo allestimento presso 04m Odaka per mostrArti in via S. Maria in Monticelli 66 –  Roma

Uno spazio contenitore di idee e di arte nella contemporaneità dei suoi artisti, che si mostrano in un contesto differente, nella fusione tra le discipline dello Yoga e la passione per l’arte.

Tra yoga e arte

Dalle idee ai fatti, dagli ideali al suggestivo piacere di vederli prender vita.

La pittura può essere una forma di yoga: lo yoga che propone una creazione, in quello spazio di arte senza confine che si apre al colore e si espande dal colore all’unione.

5 Elementi 5 / legno . fuoco . terra . metallo . acqua  | Armonie e contrasti della natura  visti attraverso l’Arte e il Feng Shui

A cura di Antonietta Campilongo

Concept Luigi Straffi

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Programma sabato 11 maggio:

Ore   18.00     Apertura mostra

Ore  18.30   Breve esposizione teorica sul Feng shui di Luigi Straffi della Fengshuiroma architecture&design School

Ore    19.00     Demetra | Prosa Poetica di Antonella Catini Lucente

Ore    19.30     Performance di Yoga

Artisti:

Rosella Barretta, Rossana Bartolozzi, Mariagrazia Borhy, Antonietta Campilongo, Cristina Castellani, Antonella Catini, Federica Cecchi, Andrea Ciampini , Elena Colusso, Davidbart (Davide Preti) Sara De Nardis, Francesco Fai, Elvi Maccari, Sante Muro, Lucia Nicolai, Sabrina Pantacchini, Adalgisa Santucci, Claudia Scalera, Angela Scappaticci, Antonella Spanò, Andrea Sterpa, Paolo Vignini.

Performance:

Il moto come onde che si inseguono

degli istruttori dell’accademia di Yoga “Odaka”

•Ruggero Ruggeri

•Paola Bonucci

•Petra Szerdahelyi

•Gaia Del Vecchio

Aver  speso  molto  tempo  a  contatto  con  l’oceano  mi  ha  dato

l’ispirazione  per  creare  una  forma  di  Yoga  “liquida”,  dove  fossero

racchiusi  tutti questi aspetti, dove  i  concetti basilari  si  fondano  su

fluidità, adattabilità, trasformazione e potenza al contempo.

Basato sulle dinamiche del moto degli oceani e dei ritmi corporei ai

quali  ci  connettono,  il  fluire  della  pratica  dello  OYC  ci  offre  la

sensazione  di  “fonderci  con  il  nostro  corpo  fino  ad  assumere  una

forma  liquida”. Nel  far questo,  sperimentiamo un senso di  libertà e

l’abilità  di  trasformare  ogni  vincolo  e  limite  per  scoprire  nuove

“forme” in noi stessi.

Roberto Milletti

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