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Roma o Morte | Mostra personale James Philip Thompson
17 Marzo 2012 @ 18:00 - 28 Aprile 2012 @ 21:00
JPT ( James Philip Thompson ) dop aver lasciato la scuola a 16 anni e aver svolto una varietà di lavori nella città industriale di Birmingham, decide di intraprendere la carriera dell’orafo, compiendo la sua formazione alla School of Jewellery nella sua città.
Ottenuta una buona esperienza lavorando nei laboratori e nelle fabbriche del “Jewellery Quarter” di Birmingham, prosegue la sua carriera accettando un lavoro in una gioielleria nell’antica città termale di Bath. Qui scopre un modo di vivere molto differente rispetto a quello della sua città natale. Lo shock culturale induce in lui una forte voglia di capire il perchè di questa differenza e la pressante sensazione di frustrazione, lo porta ad esprimersi attraverso la pittura.
In mancanza della tipica formazione artistica accademica, utilizza i materiali classici della pittura, tela e acrilico, con uno sguardo integro e incontaminato, che gli permette di stabilire le proprie regole di condotta all’interno delle sue opere.
Un invito a visitare Roma porta JPT ad un anno di frequenti e brevi viaggi nella capitale.
Il suo punto di vista non è quello di un turista. Inizialmente disinteressato a ciò che lo circondava, sono state poi le persone e la loro cultura a catturare la sua attenzione. E sono proprio queste costanti transizioni tra le due culture, combinate nella mente dell’artista, che saranno trasferita sulla tela.
Roma diventata il catalizzatore di tale processo cosciente di lavoro. Per questo motivo l’artista ha sentito la necessità di essere più vicino alla sua fonte di ispirazione, trasferendosi per un periodo più lungo nella capitale.
Durante la sua permanenza ha intrapreso un approccio sempre più antropologico, volto allo studio delle classi sociali nella storia di Roma, approccio tramite il quale cerca di capire e decifrare, facendo anche un confronto con la sua città di provenienza, le cause della cultura contemporanea e la sua possibile evoluzione.
Leaving school at the age of sixteen and working in the previously industrial city of Birmingham in a variety of “shit” jobs, the artist finally decided to train as a Goldsmith in the prestigious School of Jewellery, of his home town. After gaining experience working in the workshops and factories of The Jewellery Quarter in Birmingham, to further his career he took a job in the former Roman Spa town of Bath. He discovered a vastly different way of life to that of his town of birth. Experiencing this “culture shock” ignited an overwhelming feeling of frustration and hunger for explanation to the causes of this, inspiring him to express himself thru painting.
Without a typical formal art education he began with an uninfluenced approach to the classic artistic techniques, content and materials, allowing him to quickly find an uncontaminated style and the integrity to follow his own rules of conduct within his work.
During this period a chance opportunity to visit Rome lead to a year of frequent short trips. The artists view of the city was that of the Romans and not that of the “tourist”. Initially not interested with his surroundings, it was the people and their culture that captured his attention. The constant transition between the two cultures combined in the artists mind and are transferred to the canvas. Rome has become a catalyst in this conscious process of work, because of this the artist felt it necessary to be closer to his source of inspiration and has been living in Rome since this decision.
During this time the artist uses an anthropological approach to the study of the classes thru the history of Rome and drawing comparison to that of his own inherent culture. The artist uses this process of thought to decipher and formulate the causes of contemporary culture and its possible progression.
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