Project Description

Francesca Fini è un’artista internazionale la cui ricerca spazia dalla videoarte al cinema sperimentale, dal teatro alla performance art, dalle arti digitali all’installazione pittorica, inoltrandosi in quel vasto territorio di confine dove le arti visive si ibridano e generano una sintesi nuova proprio nel linguaggio performativo contemporaneo.

Negli anni Francesca Fini ha performato ed esibito il suo lavoro al MACRO di Roma, al Manege Museum di San Pietroburgo, al Schusev State Museum of Architecture di Mosca, alle Tese dell’Arsenale di Venezia, a Toronto per FADO Performance Art Festival, a Chicago per Rapid Pulse Festival, a Belo Horizonte per FAD Festival De Arte Digital, a San Paolo e a Rio per FILE Electronic Language International Festival, a Madrid per IVHAM e Proyector Festival, a Mumbai per Kala Ghoda e a Tokyo per il Japan Media Arts Festival. A Venezia ha preso parte alla prima Venice International Performance Art Week, nei suggestivi spazi di Palazzo Bembo, e presentato i suoi video su invito di Carlo Montanaro presso la galleria AplusA, padiglione della Slovenia alla 55° Biennale di Venezia. Nel 2014 e nel 2016 è stata selezionata da Bob Wilson per partecipare alla residenza artistica presso il Watermill Center di New York, e successivamente è stata invitata alla Triennale di Milano per un evento del Watermill Center presso l’Illy Art Lab.

Francesca Fini ha presentato il suo lavoro all’Accademia di Belle Arti di Bologna, all’Università di Coimbra, alla RUFA di Roma, al Satyajit Ray Film and Television Institute di Calcutta, alla ESAD University di Caldas da Rainha e al Georgia Institute of Technology di Atlanta, per il Margaret Guthman Musical Instrument Prize.

Nel febbraio del 2016, dopo un anno di lavorazione, ha ultimato il suo lavoro più impegnativo: il lungometraggio sperimentale “Ofelia non annega”, che mescola il linguaggio della performance art a quello dell’archivio storico dell’Istituto Luce. Il film, co-prodotto e distribuito da Luce Cinecittà, è stato presentato in anteprima assoluta al MACRO di Roma, al Watermill Center di New York e al Festival Videoformes di Clermont-Ferrand. Nel maggio del 2016 ha passato un periodo a Gerusalemme, su invito di Musrara Mix Festival e di The Naggar School of Art, per realizzare un “performance-based” film ispirato al tema della migrazione. Il film è stato presentato il 21 ottobre in anteprima internazionale a Berlino, a cura di CIRCLE 1 Gallery.

Francesca Fini è citata dalla Treccani alla voce cyber-performance, come uno degli artisti più rappresentativi dei nuovi linguaggi scenici in Italia.

I suoi video e le sue performance sono distribuite da Video Out Vancouver, VIVO Media Art Center Canada e Vertex Art Gallery UK.

TONI / DI PELLE di Francesca Fini biometric performance

TONI / DI PELLE
di Francesca Fini
biometric performance

TONI / DI PELLE di Francesca Fini biometric performance

TONI / DI PELLE
di Francesca Fini
biometric performance

Eventi  a cura di Antonietta Campilongo

Nuvola Creativa Festival delle Arti – Seconda  edizione | Living Nature

TONI / DI PELLE  di Francesca Fini – biometric performance – durata: 20 minuti

Nuda davanti a due luci al neon, dando le spalle al pubblico in modo che sia visibile solo la silhouette del mio corpo, passo un microscopio digitale sulla mila pelle, esaminandone i diversi tessuti (capelli, labbra, lingua, peluria…) Un’infinita varietà di colori, tonalità, tessiture, forme, schemi e imperfezioni – talvolta spaventose – che vengono rielaborate in tempo reale dal software e tradotte in informazione digitale, producendo suoni generativi e immagini video. Le immagini ri-proiettate davanti a me, che osservo in tempo reale insieme al pubblico mentre continuo a scansionare la mia pelle centimetro per centimetro, sono il risultato di una favolosa interpretazione caleidoscopica che trasforma l’errore in arte vivente. Nei, cicatrici, minuscoli melanomi benigni, rughe, smagliature, diventano disegni, mandala, gioielli, mappe di pianeti sconosciuti. Così amplificato e rielaborato, il mio corpo – qualsiasi corpo – perde la sua identità sessuale. Diventa una celebrazione della vita cellulare stessa.
La performance sarà trasmetta in streaming su Performance Art TV (http://www.performancearttv.com/), la prima “social tv” italiana dedicata alla diretta video di opere di performance art. Da un’idea di Francesca Fini e Paola Michela Mineo.